
Dea Montagna, un nuovo progetto per Piano C 10 Marzo 2025
Ritrovare il proprio posto nel mondo del lavoro, la dignità e la consapevolezza del proprio valore con empowerment e orientamento alla riprogettazione professionale: sta per iniziare in Abruzzo il nuovo progetto finanziato da ActionAid International Italia E.T.S e Fondazione Realizza il Cambiamento nell’ambito del progetto NORA against GBV cofinanziato dall’Unione Europea.
Migliorare significativamente la sicurezza, la consapevolezza e l’autonomia economica delle donne vittime di violenza di genere, creando un impatto positivo e duraturo nella loro vita e nella comunità: questo è l’obiettivo di Dea Montagna.
Il progetto è stato proposto da La Diosa, associazione con sede a Sulmona, che da anni è attiva nella provincia de L’Aquila e ci vede come partner per quanto riguarda la parte di empowerment e orientamento alla riprogettazione professionale e nella campagna di sensibilizzazione con eventi sul territorio.
Dea Montagna si propone di contribuire alla prevenzione e al contrasto della violenza maschile contro le donne in Italia attraverso il sostegno, il potenziamento e lo sviluppo delle capacità delle organizzazioni della società civile (OSC) attive a livello nazionale, regionale e locale.
Dea Montagna, avrà durata di 12 mesi, ed è rivolto non solo alle donne abruzzesi ma anche provenienti da fuori regione.
I 3 passi della Dea
Tre sono gli ambiti di interventi su cui il progetto Dea Montagna si concentrerà: creare una rete di case d’emergenza sul territorio della Valle Subequana, in cui le donne in fuga da situazioni domestiche abusanti possano sostare; sostenere le donne che stanno uscendo da percorsi di violenza, fornendo loro un percorso di orientamento finalizzato al lavoro e attivare percorsi di sensibilizzazione sulla violenza di genere. Vediamoli nel dettaglio.
#1 Tutela e protezione delle donne vittime di violenza
In Abruzzo la disponibilità di case d’emergenza per le donne vittime di violenza è limitata: grazie a Dea Montagna l’obiettivo è di creare una rete diffusa sul territorio per dare alle donne che hanno necessità di allontanarsi da casa una via d’uscita rapida e sicura.
L’attivazione della rete delle case di emergenza sarà a cura dell’Associazione La Diosa.
#2 Empowerment e orientamento alla riprogettazione professionale
Il team di Piano C lavorerà sul secondo aspetto: empowerment e sostegno alle donne che stanno uscendo da esperienze di violenza, fornendo loro un percorso di orientamento finalizzato al lavoro.
“Noi ci occuperemo di riqualificazione professionale delle donne, di lavoro come progetto, non solo come reddito” racconta Sofia Borri, presidente di Piano C. “Il nostro obiettivo è quello di non far sentire sole le donne che vogliano proporsi come lavoratrici o professioniste, che abbiano una ambizione, che vogliano realizzarsi, sostenendole e incoraggiandole”.
#3 Sensibilizzazione
Il terzo passo riguarda tutte le azioni di sensibilizzazione che verranno portate avanti nelle comunità dell’area SNAI Gran Sasso Subequana, con il supporto del GSSI Gran Sasso Science Institute – l’attenzione del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Teramo, con la prof.ssa Fiammetta Ricci, le associazioni Piano C di Milano e Spazio Donna di Secinaro.
“L’Università di Teramo da tempo fornisce strumenti per sensibilizzare e diffondere l’impegno su tematiche di questo genere: la violenza digitale, in particolar modo, è sempre più diffusa e l’obiettivo del nostro intervento – spiega la dottoranda Chiara Parisse – è di scardinare questi tipi di violenza particolarmente subdoli e profondi, tanto da non riuscire a distinguere l’esperienza virtuale dalla violenza fisica”.
Piano C per Dea Montagna
Da anni Piano C sostiene le donne attraverso formazione e percorsi di riprogettazione professionale affinché siano in grado di sviluppare una sicurezza maggiore che le renda consapevoli delle proprie abilità e competenze.
Al centro del nostro intervento per Dea Montagna ci sarà il nostro metodo proprietario Work Design testato ed efficace che combina design thinking, storytelling e tecniche di empowerment.
In questo progetto scelto da ActionAid nell’ambito del progetto EU “NORA against GBV” oltre a collaborare con la capofila, l’Associazione di Promozione Sociale La Diosa ONLUS, sono molti i partner probono del territorio: GSSI Gran Sasso Science Institute, Università degli Studi di Teramo, Comune di Acciano, Comune di Capitignano, Comune di Castel di Ieri, Comune di Fontecchio, Comune di Molina Aterno, Comune di Secinaro.
Coinvolgimento territoriale che rafforza l’obiettivo di creazione di un sistema integrato e sostenibile di supporto sia fisico con la rete diffusa di alloggi d’emergenza sia di empowerment con percorsi di orientamento alla riprogettazione professionale per le donne vittime di violenza di genere nella provincia de L’Aquila.
Dall’apertura della prima casa d’emergenza diffusa, al ritrovare il proprio posto nel mondo del lavoro, con maggiore fiducia e consapevolezza creando una rete di sostegno per le donne vittime di violenza di genere, fino alla sensibilizzazione del territorio nell’area SNAI Gran Sasso Subequana e l’individuazione delle disparità territoriali per promuovere future attività di advocacy: questo è Dea Montagna.
“Il progetto NORA against GBV cofinanziato dall’Unione Europea e promosso da Fondazione Realizza il Cambiamento e ActionAid International Italia E.T.S. intende contribuire alla prevenzione e al contrasto della violenza maschile contro le donne in Italia attraverso il sostegno, il potenziamento e lo sviluppo delle capacità delle organizzazioni della società civile (OSC) attive a livello nazionale, regionale e locale. Il progetto coinvolge 50 realtà attive in tutta Italia, creando così una rete del cambiamento in grado di ascoltare e rispondere ai bisogni specifici e concreti di ogni territorio e comunità.
Il contenuto di questa comunicazione rappresenta l’opinione degli autori che ne sono esclusivamente responsabili. Né L’Unione europea né DG JUST possono ritenersi responsabili per le informazioni che contiene né per l’uso che ne venga fatto. Analogamente non possono ritenersi responsabili ActionAid International Italia E.T.S. e Fondazione Realizza il Cambiamento
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